Disturbi d’ansia

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I disturbi d’ansia comprendono tutti quei disturbi in cui rientrano ansia e paura eccessive e disturbi comportamentali correlati.
La paura è una risposta emotiva ad una minaccia reale, imminente o percepita, mentre l’ansia è una risposta di anticipazione ad una minaccia futura.
Questi due stati si sovrappongono ma sono anche differenti. La paura produce una attivazione fisica necessaria alla lotta o fuga, a pensieri di pericolo immediato e comportamenti di fuga, mentre l’ansia è spesso associata a tensione muscolare, vigilanza in preparazione ad un pericolo futuro e a comportamenti prudenti o di evitamento.
I disturbi d’ansia differiscono dalla normale paura o ansie evolutive perchè sono eccessive e persistenti rispetto al processo evolutivo della persona.
In Psicoterapia della gestalt, l’eccitazione, intesa come energia “è una evidenza della realtà” dal momento che “non esiste realtà neutrale e indifferente”. Nasce con l’emergere di un bisogno, di un contatto e tende ad esssere legata all’oggetto del contatto.
Come tale l’eccitazione nasce, cresce, si mantiene o decresce durante l’intera sequenza del contatto. Tuttavia, tale energia può essere bloccata, inibita per varie ragioni e sfocia nell’ansia .
L’ansia è dunque eccitazione bloccata.
Laura Perls (2001) considera l’ansia come espressione di una mancanza di sostegno necessario durante l’esperienza del contatto. Quando manca il supporto necessario, la persona percepisce ansia .
Come tale il supporto terapeutico consiste nel consentire che l’eccitazione bloccata o interrotta che produce ansia, possa riprendere il suo percorso e quindi eccitazione libera e attiva.