Consulenza e sostegno alla genitorialità

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Nel 1959 O.N.U. ha promulgato la Dichiarazione dei diritti del Fanciullo sottolineando la priorità dell’infanzia intesa come diritto al rispetto e dignità del bambino. In tal modo nella Carta dei diritti del Fanciullo si ricorda l’impegno educativo come diritto a crescere in una atmosfera di affetto e sicurezza materiale e morale.La responsabilità e la solidarietà verso i minori che si trovano in situazioni di disagio diventa aspetto prioritario, che chiama tutti noi ad un impegno concreto.
Il minore ha il diritto di essere considerato come persona e come figlio, tale per cui ha il diritto di crescere in un ambiente che permette un adeguato processo di crescita e sviluppo . Nel momento in cui questo non si verifica e quindi viene compromesso lo sviluppo , è necessaria un presa in carico globale .Fondamentale garantire al bambino le condizioni adatte al processo evolutivo e assicurare il beneficio di tutte le esperienze relazionali adeguate.
Essere genitori è fornire una base sicura da cui un figlio bambino o adolescente, possa partire per affacciarsi al mondo esterno e a cui possa tornare sapendo per certo che sarà il benvenuto, nutrito sia sul piano fisico ed emotivo, confortato se triste, rassicurato se spaventato.
Nel contesto sociale in cui viviamo gli stessi genitori hanno bisogno di essere rassicurati, di confrontarsi con gli altri da cui attingere per ripartire e constatare le proprie risorse, e capacità. Rassicurare non è nascondere i propri limiti, errori, ma vedere i propri punti di forza, scoprire le proprie capacità e far leva su queste per smussare poco alla volta i limiti e le spigolosità presenti nel rapporto educativo.
L’aspetto più importante è che un genitore giunga ad intuire con il sentimento il senso che le cose possono avere per il figlio e comportarsi di conseguenza. In tal modo farà ciò che è più utile per entrambi e renderà più profondo il rapporto. Il modo migliore per riuscirci è pensare a quello che noi alla loro età volevamo, che cosa aveva senso per noi e pensare come avremmo voluto che i nostri genitori gestissero la situazione. Educare i figli è un’arte, un’impresa creativa , più che una scienza. (Bettelheim 1988).
I genitori devono essere consapevoli delle loro competenze e risorse per essere punti di riferimento per i loro figli. Nella costruzione di un rapporto relazionale con il figlio il genitore è parte della relazione e cresce in parallelo con lui.
La mia attività lavorativa presso la Comunità alloggio per gestanti e madri con figlia carico, cosi come l’esperienza  accumulata in diversi contesti  (scolastico, psichiatrico,oncologico) in  interventi psicoeducativi con i genitori,   evidenziano di fatto  l’importanza di offrire agli stessi uno spazio in cui riflettere sul loro ruolo, favorire  lo sviluppo o il miglioramento di una competenza che può esprimersi in una capacità di lettura della realtà infantile ed adolescenziale, oltre che la disponibilità al confronto e alla personale discussione. Di fatto la possibilità di espressione, confronto, consapevolezza e riflessione su certe dinamiche relazionali, possono essere riconosciute e modificate dal genitore affinché possa rafforzare la sua funzione genitoriale in continuo divenire con il processo evolutivo del figlio.